Questa esposizione nasce quasi per gioco quando, facendo un po' d'ordine fra le mie mille carte, ho ritorvato una cartella con un blocco di grandi, pesanti e ruvidi fogli di carta fatta a mano (filigranati: Moulin du gué) acquistati circa venticinque anni orsono in una bottega per belle arti a Parigi e su cui mia figlia Muriel lasciò una traccia ben marcata col solo aiuto di un pennarello indelebile a punta molto grossa lavorando senza timore, con la fantasia che solo una bimba di tre anni e mezzo possiede.
Nacquero così bambini e ballerine, case e alberi, stelle, lune, grandissimi fiocchi di neve, soli, montagne e tetti per il cielo, fili d'erba, pullman, barche e castelli. Tanti castelli dalle torri altissime e fitte e dai tetti coronati da esili fili di fumo. E mentre Muriel disegnava io coloravo e interpretavo le sue creazioni dipingendole con l'acquerello.
Ci fu una mostra nella cappella di San Lorenzo ad Aosta che, come nelle favole, riscosse molto successo.
In questa nuova esposizione a Saint-Rhémy-en-Bosses presento gli ultimi fogli ancora da colorare ritovati nella cartella. Con Muriel ci siamo divertiti parecchio a reinterpretare i suoi disegni ed io a colorare le sue fantasie di bambina. All'inizio il lavoro è stato abbastanza complesso, con un indirizzo vago, ma poi col tempo ho riscoperto il filo del racconto … e ha preso forma la sequenza di “castelli in aria”.
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