VisaMultimedia

Fulvio Vicquéry

Tra arte, passioni e ricordi

Fulvio Vicquéry

Fulvio Vicquéry, graphic designer e pittore, vive e scrive a Saint-Oyen, in Valle d’Aosta.

È sposato con Carol e ha due figli.

Ha frequentato il Liceo Artistico di Brera a Milano e successivamente si è iscritto alla facoltà di Architettura a Torino. Dopo un soggiorno in Francia e Belgio, alla fine degli anni Sessanta, dove si è appassionato alla grafica e al fumetto, nel 1970 ha aperto un suo studio di grafica, che si è trasformato nel tempo nella VisaMultimedia, azienda specializzata in grafica, ma soprattutto in produzioni video, multimedialità e programmazioni per web, sia per aziende private che per istituzioni pubbliche, come l’Ufficio postale delle Nazioni Unite a Ginevra, la Croce Rossa Internazionale, il Ministero dell’Agricoltura, La Regione autonoma Valle d’Aosta, …

Dalla fine degli anni Ottanta, quando ha visitato la Finlandia per la prima volta, il suo interesse per i Paesi del nord è andato via via intensificandosi e nel tempo ha allargato le sue “esplorazioni”, percorrendo migliaia di chilometri viaggiando nella Carelia russa e, in generale, nelle regioni dell’ex Unione Sovietica.

Fulvio Vicquéry

Nel 1990 l’intervento di un buon amico gli ha permesso di visitare per la prima volta la città di Murmansk (che durante la Guerra fredda fu il centro dell’attività sottomarina sovietica e, anche dopo il dissolvimento dell’ URSS, restò base della Flotta Russa del Nord e della Flotta di rompighiaccio nucleari, pertanto dall’accesso interdetto agli stranieri) e i suoi dintorni.

Grazie a questo rapporto continuativo non solo con il territorio, ma anche con gli abitanti, ha instaurato relazioni umane e amicizie intensissime in Estonia, che si sono tradotte in espliciti riferimenti nel romanzo Tallinn, dove molti di questi amici sono stati “plasmati” nei profili dei personaggi e hanno ispirato situazioni e avvenimenti in parte vissuti in prima persona dall’autore.

Per contattare l’Autore: otepae@icloud.com

Oggetti di carta 3D

Solidi e immagini zoomorfe in 3D in carta piegata e dipinta

La tecnica consiste nell’immaginare e ricreare oggetti al computer utilizzando un programma di modellazione tridimensionale. Una volta definito il “wireframe” dell’oggetto si trasferisce su carta il tracciato poligonale disegnato dal computer dividendolo in più porzioni a seconda delle complessità del disegno. Si procede quindi disegnando, dipingendo o ancora incollando a video texture in bianco e nero o a colori.

Il passo successivo consiste nel ritagliare le sagome ottenute sulla carta, piegare i vari poligoni disegnati verso l’interno o l’esterno e incollare pazientemente i vari pezzi fino ad ottenere l’immagine tridimensionale. Si termina il lavoro ottenuto con eventuali interventi con il pennello, l’inchiostro, o incollando cristalli Swarovski per completare l’opera immaginata.

Acquerelli

Come è nata l’esposizione
“castelli in aria”

Questa esposizione nasce quasi per gioco quando, facendo un po’ d’ordine fra le mie mille carte, ho ritrovato una cartella con un blocco di grandi, pesanti e ruvidi fogli di carta fatta a mano (filigranati: Moulin du gué) acquistati circa venticinque anni orsono in una bottega per belle arti a Parigi e su cui mia figlia Muriel lasciò una traccia ben marcata col solo aiuto di un pennarello indelebile a punta molto grossa lavorando senza timore, con la fantasia che solo una bimba di tre anni e mezzo possiede.

Nacquero così bambini e ballerine, case e alberi, stelle, lune, grandissimi fiocchi di neve, soli, montagne e tetti per il cielo, fili d’erba, pullman, barche e castelli. Tanti castelli dalle torri altissime e fitte, dai tetti coronati da esili fili di fumo. E mentre Muriel disegnava io coloravo e interpretavo le sue creazioni dipingendole con l’acquerello.

Ci fu una mostra nella cappella di San Lorenzo ad Aosta che, come nelle favole, riscosse molto successo.

In questa nuova esposizione a Saint-Rhémy-en-Bosses presento gli ultimi fogli ancora da colorare ritovati nella cartella. Con Muriel ci siamo divertiti parecchio a reinterpretare i suoi disegni e io a colorare le sue fantasie di bambina. All’inizio il lavoro è stato abbastanza complesso, con un indirizzo vago, ma poi col tempo ho riscoperto il filo del racconto … e ha preso forma la sequenza di “castelli in aria”.

Carta intagliata

La tecnica utilizzata

Per i miei lavori ho tratto ispirazione dagli artisti svizzeri del Pays d’Henhaut quali Johann Jacob Hauswirth (1809-1871) e Louis Saugy 1871-1953), autori di opere di grande suggestione. Intagliando abilmente un foglio di carta, con l’utilizzo di una forbice o di un affilato coltellino, hanno creato scene di vita contadina molto complesse ma di immediata lettura senza ricorrere a dettagli suplerflui, ma solo attraverso la lettura di silhouette monocromatiche.

Il pieno e il vuoto della carta intagliata, a volte in pezzi minutissimi, creano così una trama complessa e delicata come un pizzo dove ogni personaggio, ogni dettaglio, ogni oggetto è legato di continuo da un esilissimo filamento di carta, che è una delle particolarità salienti della lavorazione.

Nel tempo gli attrezzi si sono modificati e il lavoro è più agevole grazie a bisturi affilatissimi e a forbici appositamente create per questa attività, la scelta delle carte da intagliare è praticamente infinita ma rimane sempre uguale la difficoltà a padroneggiare una tecnica solo all’apparenza semplice e, beninteso, è sempre la creatività personale a fare la differenza nella riuscita di un’opera, sia essa tradizionale o interpretata in chiave moderna.

Tallinn, il libro

Il racconto ha una prima parte, cronologicamente incentrata nel 1991, e una seconda, quella preminente,che si dipana 15 anni dopo.

1991, settembre

Due amici francesi, il protagonista e Salva, si concedono un mese di ferie, destinazione Estonia. Il Paese ha appena dichiarato la sua indipendenza dalla Russia e si trova in enormi difficoltà economiche. A Tallinn il protagonista si innamora di Marie, una cameriera incontrata nella discoteca Amigo, un locale notturno situato nei sotterranei del grattacielo Viru nel centro di Tallinn. Mentre i due progettano un ritorno in Francia insieme, accade il dramma. Kondrashev, un capo mafia russo accompagnato dalla sorella e dai suoi luogotenenti, arriva nel locale dove lavora Marie e si trovano il protagonista con l’amico. Per cause banali, scoppia una violenta rissa in cui viene coinvolta Marie. Il protagonista interviene in aiuto della donna affrontando Kondrashev che rimane ferito gravemente, mentre Salva viene ucciso da alcuni colpi di pistola. Il protagonista, benché ferito, riesce a fuggire e trova rifugio a casa di Aleksej. Sulla sua testa pende una taglia di 200.000 dollari promessa da Anja, sorella di Kondrashev, che lo ritiene corresponsabile dell’incidente. Marie, artefice collaterale dell’accaduto, viene rapita per ordine di Anja e trasferita a San Pietroburgo. Nell’impossibilità di fare alcunché, il protagonista, dopo aver recuperato in parte le forze, con l’aiuto determinante di Aleksej, riesce a fuggire dal Paese e rientrare a casa con la promessa di non tornare più in Estonia.

2006, settembre

15 anni dopo, una telefonata di Aleksej, enigmatica e inattesa, lo richiama con urgenza in Estonia. Giunto a Tallinn, Aleksej gli rivela che Marie è viva. Rapita e torturata poco dopo la drammatica serata al locale, la donna è prigioniera e sottomessa a Kondrashev a causa di Julia Maria, la figlia concepita dalla breve relazione tra loro due nel lontano 1991. Ma ora è successo qualcosa di più grave e inatteso …

tterranei del grattacielo Viru nel centro di Tallinn. Mentre i due progettano un ritorno in Francia insieme, accade il dramma. Kondrashev, un capo mafia russo accompagnato dalla sorella e dai suoi luogotenenti, arriva nel locale dove lavora Marie e si trovano il protagonista con l’amico. Per cause banali, scoppia una violenta rissa in cui viene coinvolta Marie. Il protagonista interviene in aiuto della donna affrontando Kondrashev che rimane ferito gravemente, mentre Salva viene ucciso da alcuni colpi di pistola. Il protagonista, benché ferito, riesce a fuggire e trova rifugio a casa di Aleksej. Sulla sua testa pende una taglia di 200.000 dollari promessa da Anja, sorella di Kondrashev, che lo ritiene corresponsabile dell’incidente. Marie, artefice collaterale dell’accaduto, viene rapita per ordine di Anja e trasferita a San Pietroburgo. Nell’impossibilità di fare alcunché, il protagonista, dopo aver recuperato in parte le forze, con l’aiuto determinante di Aleksej, riesce a fuggire dal Paese e rientrare a casa con la promessa di non tornare più in Estonia.
2006, settembre

15 anni dopo, una telefonata di Aleksej, enigmatica e inattesa, lo richiama con urgenza in Estonia. Giunto a Tallinn, Aleksej gli rivela che Marie è viva. Rapita e torturata poco dopo la drammatica serata al locale, la donna è prigioniera e sottomessa a Kondrashev a causa di Julia Maria, la figlia concepita dalla breve relazione tra loro due nel lontano 1991. Ma ora è successo qualcosa di più grave e inatteso …

Personaggi

Il protagonista

È un uomo qualunque, tranquillo, discreto, che passa inosservato. Nel romanzo descrive l’evoluzione della vicenda in prima persona a mano a mano che le situazioni si succedono. Il lettore si accorgerà solo alla finedi non conoscere il nome del protagonista e di non averne alcuna descrizione fisica. Di lui saprà unicamente che si tratta di un programmatore esperto in campo economico monetario, nato e residente in Francia.

Aleksej

Disertore, ex spetnaz russo, vive da clandestino a Tallinn. Incontrerà per caso il protagonista principale. Tra i due si creerà un forte legame di amicizia cementato anche da un comune obiettivo. Insieme formeranno l’embrione della squadra che metterà a punto la strategia per il furto.

Vitalij

Disertore, amico e commilitone di Aleksej, semiparalizzato, vive su una sedia rotelle. Collabora alla messa apunto del piano.

Alberico “il Nano”

Amico d’infanzia dell’interprete principale, vive in Italia. Come dice il nome è alto meno di unmetro e trenta. Ha fatto fortuna con le royalties derivate da numerosi brevetti nel campo della metallurgia d’avanguardia.

Marie

Ragazza estone, vive a Tallinn e lavora in un locale notturno come cameriera; di lei s’innamora,ricambiato, il protagonista. Viene coinvolta, suo malgrado, in una rissa dai risvolti tragici che innescherà levicende narrate nel romanzo.

Julia-Maria

Figlia di Marie. All’inizio della vicenda le restano circa di tre mesi di vita prima di essere soppressae utilizzata come banca degli organi.Salva: Amico e collaboratore del protagonista, viene ucciso durante la rissa nel locale notturno.

Kondrashev

È il capo del cartello mafioso di San Pietroburgo. Provoca la rissa durante la quale lui stessorimane gravemente ferito. Anni prima faceva parte, con Aleksey, di una squadra speciale paracadutata interritorio afghano durante l’invasione sovietica e incaricata di eliminare Ahmad Shah Massoud. Sarà lui afare fallire la missione e tentare di uccidere Aleksej.

Anja

Sorella di Kondrashev e sua consigliere. È la mente occulta del cartello mafioso. Anton Mirietu “il Contabile”: Hacker rumeno al servizio forzato di Kondrashev. Ha creato la struttura informatica che gestisce l’impero del suo padrone.

Io li conoscevo ...

Aleksej

Aleksej l’ho conosciuto nel 1991 ed è esattamente come l’ho descritto: ex militare, ex spetsnaz, non clandestino ma congedato dall’esercito. Abita a Tallinn con Vitalij, suo commilitone all’epoca dell’Afghanistan e se ne occupa dato che è paralizzato dalla vita in giù a causa di una scheggia di metallo nella schiena. Mi è stato d’aiuto, mi ha consigliato e mi ha accompagnato in giro per il paese mentre facevo le mie ricerche. Parla correttamente inglese e francese, oltre al russo, all’estone e al finlandese. Grazie alle sue conoscenze e in sua compagnia ho visitato gran parte della Karelia e mi sono spinto fino a Murmansk, in tempi in cui era ancora dichiarata città proibita, ottenendo una deroga per visitarla.

Salva

Salva era un amico. Trasferitosi a Tallinn, aveva fatto fortuna in pochi anni, diventando miliardario. È stato ucciso il 23 aprile del 2001 con quattro colpi di pistola nei pressi del famoso ristorante italiano “Controvento”, allora di sua proprietà. Benché la polizia, – sotto l’onda delle preoccupazioni espresse dalla comunità degli investitori stranieri residenti in Estonia – abbia accusato, come mandante dell’omicidio la sua compagna Natalja Iljasova, ho il personale dubbio che ci siano cause più complesse alla base dell’accaduto.

Tiiu

Tiiu è tuttora viva ed è una splendida e ricca signora che divide il suo tempo tra Helsinki e Tallinn, dove ha numerose attività e proprietà tra cui una rivista di moda.

Kondrashev

Kondrashev è ispirato ad alcuni personaggi presentatimi da Salva durante un soggiorno a Riga e noti nei Paesi Baltici per i loro modi “diretti e persuasivi” nel condurre gli affari. Dal 2002, alcuni di loro, sembrano letteralmente scomparsi nel nulla e nessuna delle persone che a suo tempo li conoscevano e frequentavano ne parla volentieri quando ne chiedo notizia.

“Il contabile”

“Il contabile” è la sintesi, se così si può dire, di un gruppo di hacker e programmatori di origine russa e baltica che pare abbiano lavorato in team, più o meno consapevolmente, a un programma specifico per il riciclaggio del denaro sporco dei clan criminali operanti a nord ovest di Mosca. Non so quanta verità possa esserci in questa leggenda metropolitana se non che circola sin dal1998 in varie versioni in tutti i paesi baltici come nella Karelia sovietica fino a Murmansk e, alcune versioni, sono così ricche di particolari e raccontate da persone “addette ai lavori” che lasciano aperti numerosi interrogativi. Ultimo particolare: il 2006 è indicato come l’anno in cui il progetto è misteriosamente cessato.

1982 - Estonia

Presentazione del volume Tallinn in occasione del Salone del linbro di Torino.

1982 - Estonia

Per rivivere le atmosfere dell’Estonia agli inizi degli anni ’90, guardate il video montato dall’autore con materiale d’archivio.